Property ID : 1497
Vendita €120.000,00 - Caminetto, Casa di paese, Casa Semindipendente, Terracielo, Terratetto
Abitazione in vendita nel borgo fortificato di Celenza con vista sulla meravigliosa valle del Trigno.
L’abitazione libera su tre lati e su quattro livelli gode di spazi ampi a partire dal generoso garage e cantina con forno a legna per mantenere vive le antichi tradizioni.
I vari livelli sono collegati tra loro da scala interna e l’accesso è sia dal piano terra nel locale garage sia dal piano primo che dall’ingresso si arriva alla zona giorno con cucina a vista e spazio dedicato a living con caminetto. Le porte finestra rendono luminoso il salone e lo collegano al balcone panoramico. Il salone è a doppia altezza, incorniciato da una ringhiera in legno e lascia intravedere la zona notte. Il secondo piano ha tre camere da letto di cui due con balcone ed il bagno sia con vasca che con cabina doccia.
Tutta la pavimentazione compresa la scala che porta alla zona notte è in parquet. I serramenti arrotondati sia internamente che esternamente danno un tocco di unicità.
Composizione: al piano terra garage, bagno, cantina con forno; al piano primo ingresso, salone/cucina ambiente unico con balcone, camera da letto, bagno senza finestra con cabina doccia; al piano secondo camera matrimoniale, 2 camerette con balcone, bagno; al piano terzo sottotetto
Superfici: abitazione mq 160, sottotetto mq 95, balconi mq 20.13, garage/cantina mq 110
Utenze domestiche: acqua, energia elettrica, gas metano, stufa
Prezzo: € 120000
Anno di costruzione: 1982
Classe energetica: G
Distanze: ubicazione centro paese; 3 ore da Roma aeroporto; 1 ora e 15 da Pescara aeroporto; 30 minuti mare Adriatico; 1 ora località sciistica
Celenza sul Trigno, sentinella sul fiume
A 646 metri sul livello del mare, nella Comunità Montana Alto Vastese, sorge Celenza sul Trigno (CH), che con i suoi circa 900 abitanti si presenta come un borgo accogliente e tranquillo, in cui recuperare uno stile di vita sereno e senza stress. Avere una casa a Celenza sul Trigno significa immergersi in un paese che conserva parte del suo impianto medievale, ma anche tracce di una storia più antica e certamente affascinante. La presenza di un cippo militare e il ritrovamento di alcune monete, infatti, testimoniano come il territorio sia stato occupato fin dall’epoca romana. Il paese vero e proprio, però, è stato fondato probabilmente fra il IX e il X secolo, anche se la sua più antica menzione risale all’anno 1309. Il territorio si estende su una dorsale collinare incisa dai torrenti Vecchio e Caccavone, alla sinistra della media valle del Trigno.
Celenza sul Trigno fra feudalesimo e modernità
In epoca feudale Celenza sul Trigno passò di signore in signore, da Odorisio di Sinibaldo a Marino Caracciolo che, nel 1451, ebbe il paese come dote della moglie Maria di Sangro. Nel 1464 il Re Ferrante lo cedette poi a Marino lo Scappuccino. Alla morte di Cosima, l’ultima dei Caracciolo, Celenza sul Trigno passò al figlio di lei, Carlo Cesare D’Avalos. In epoca più recente, il Comune è stato insignito della Medaglia d’argento al merito civile per gli atti di abnegazione posti in essere nel corso della seconda guerra mondiale. Oggi Celenza sul Trigno si propone come un suggestivo borgo su uno sperone a nord della confluenza del fiume Monnola, da cui si apre un affascinante panorama sulla Maiella, sul Matese e sulle colline che digradano dolcemente verso il mare Adriatico.
Una passeggiata a Celenza sul Trigno
Anche se si tratta di un piccolo borgo, una passeggiata a Celenza sul Trigno svela scorci di grande interesse storico. Primo fra tutti, il borgo fortificato con torre, risalente all’XII secolo. Con il passare del tempo, il villaggio fortificato ha cambiato la sua fisionomia, cedendo ai tratti più dolci del borgo rurale. Un tempo, dalle parti di Piazza del Popolo sorgeva un castello, demolito nel XVIII secolo, situato proprio accanto alla chiesa di Santa Maria Assunta, ancora esistente. In via Remo Ricci si trova l’ex convento di San Donato, realizzato nel 1528. Lungo la Statale 650, in località Macchie la Fara, si può inoltre ammirare la Torre della Fara, di origine longobarda, con pianta cilindrica, che serviva ad avere il controllo sul fiume.