Property ID : 1095
VENDUTO Tratt. riservata - Caminetto, Casa Antica, Casa con terrazza, Casa di paese, Casa e cortile, Casa in centro storico, Rustico, Terracielo, Terratetto
Residenza nobiliare del 1800 in centro paese, con la peculiarità di non aver subito interventi volti a cancellare l’autenticità del fabbricato. Questo Palazzo ospitò diverse persone illustri. Nel periodo bellico ci furono militari di ogni nazione e dopo la guerra anche da Sindaci di altri Paesi, da persone con cariche istituzionali e persino dal Segretario personale del Papa Roncalli. L’abitazione, da cielo a terra, presenta una facciata in muratura a vista, le volte delle varie stanze sono a cupola ed alcune dipinte, le cantine presentano snodi di archi in muratura, alcune stanze sono pavimentate con cementine decorate di grande piacevolezza estetica, nel cortiletto d’ingresso è presente anche un pozzo. Corona degnamente il fabbricato, una terrazza vista mare e montagna. La proprietà necessita di restauro, non presenta nessun problema strutturale. Può essere utilizzata come casa di residenza o struttura turistico/ricettiva o come plurifamiliare.
Distanze: aeroporto Pescara 60 km; aeroporto Roma 290 km; aeroporto Napoli 200 km; centrale paese di Pollutri; mare Adriatico 9 km; impianti sciistici di Roccaraso 90 Km
A Pollutri fra storia e cultura
Fra le colline del Medio Vastese, in provincia di Chieti, sorge Pollutri. Questo borgo caratteristico coniuga in sé architettura, storia e natura. Le sue origini risalgono, con tutta probabilità, al 500 dopo Cristo, ma alcuni reperti archeologici testimoniano che il territorio fosse abitato già in epoca pre-romana. La storia del piccolo paese, che conta poco più di duemila abitanti, si respira ad ogni passo. Il cuore di Pollutri è il borgo fortificato nella parte più alta del paese, con portici, passaggi, scalinate, vicoli. Se le facciate delle case sono state ammodernate fra il XVII e il XIX secolo, cantine e sotterranei conservano un’identità antica, misteriosa e affascinante.
Visitare Pollutri
Oltre a osservare le bellezze del borgo fortificato, visitare Pollutri significa ammirare tanti esempi di antica architettura cristiana. In Piazza della Chiesa sorge la chiesa del Santissimo Salvatore, risalente al XIV secolo. L’abate Pacichelli, nel 1703, parlava anche dell’esistenza di una torre campanaria cuspidata. Attualmente la chiesa presenta una facciata in stile neoromanico. Anticamente esisteva anche il monastero di San Barbato, fondato nel 1015, di cui è stata ritrovata l’originaria fontana. Sono inoltre visibili i resti della Chiesa di Santa Lucia, possedimento di San Barbato, nelle cui vicinanze sono stati rinvenuti frammenti votivi fittili che risalgono al III-I secolo a.C.
Il Bosco di Don Venanzio
Nel territorio di Pollutri è presente la Riserva naturale guidata Bosco di Don Venanzio, area protetta istituita nel 1999. Con i suoi circa 78 ettari situati a 5 chilometri dal mare, è uno degli ultimi boschi planiziari della costa adriatica. Il Bosco offre un’atmosfera solenne e incantata, con una serie di terrazze fluviali che si affacciano sul Sinello. A Pollutri la natura, la tradizione e il presente si fondono in un ambiente sospeso nel tempo, in cui vivono ancora antiche arti come quelle del ricamo, del merletto e del tombolo. La cucina, inoltre, è quella tipica del Medio Vastese, con gli ‘ndroccioloni (pasta fatta in casa), il pluripremiato salume Ventricina, i tarallucci al vino e i bocconotti.
Cosa fare a Pollutri
Se vi state chiedendo cosa fare a Pollutri, sappiate che in paese durante tutto l’anno vengono organizzate feste tradizionali. La prima domenica di maggio si festeggia San Nicola, mentre il venerdì precedente c’è il tipico “Lancio dei Taralli”. Ogni anno, inoltre, l’ultimo sabato di maggio si tiene il pellegrinaggio Pollutri-Santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, per ricordare l’apparizione della Madonna al cittadino pollutrese Alessandro Muzio. Nel mese di agosto il Bosco di Don Venanzio ospita la sagra dell’uva e del vino. A Novembre da non perdere è l’evento enogastronomico “Prosit! Polu Uthar – Memorie e sapori contadini”. Il 6 dicembre, infine, si tiene la festa patronale di San Nicola, con la tradizionale cottura, la sera precedente, delle fave nella piazza antistante la Chiesa del Santissimo Salvatore.