Cosa visitare in Abruzzo – Il Bosco di Don Venanzio
Pollutri e la Riserva Naturale Regionale Bosco di Don Venanzio
Nel territorio di Pollutri, in provincia di Chieti, si estende uno degli ultimi tratti di bosco planiziale della costa adriatica: la Riserva Naturale Bosco di Don Venanzio. Chi è della zona la conosce bene, perché ogni anno è la meta preferita di tantissime famiglie e comitive che si ritrovano davanti all’antico Casolare di Don Venanzio, originariamente casino di caccia dei Marchesi D’Avalos signori di Vasto, per le loro scampagnate. L’ultimo proprietario del bosco fu appunto Venanzio Di Virgilio che, nel 1986, lo cedette al Comune di Pollutri. Con i suoi 78 ettari, nel 1999 il bosco è diventato area protetta con l’istituzione della Riserva, offrendo ai visitatori un patrimonio prezioso e tutto da esplorare.
Come raggiungere il Bosco di Don Venanzio
Le indicazioni su come raggiungere il Bosco di Don Venanzio sono semplicissime: la riserva Naturale si trova infatti a circa un chilometro dall’uscita del casello di Vasto-Nord Casalbordino dell’A14, direzione Gissi. Sulla sinistra è impossibile non notare l’antico casale, la distesa verde con area pic-nic e, subito dietro, il bosco rigoglioso. La Casina di Don Venanzio oggi è sede del centro visite, con annesso museo del bosco. Dal viale partono diversi percorsi attrezzati che consentono di inoltrarsi nel bosco d’alto fusto, caratterizzato da una serie di terrazzi fluviali progressivamente decrescenti. Ciò che rimane, oggi, è parte di un antico bosco più ampio vicino al fiume Sinello.
Riserva Naturale Bosco di Don Venanzio, le specie arboree
La Riserva Naturale Bosco di Don Venanzio custodisce preziose specie arboree. Passeggiando lungo i suoi sentieri si incontrano alberi alti fino a 25 metri. Ci si può imbattere nel Cerro, nella Farnia, nel Carpino Bianco, nel Frassino, ma anche nel Pioppo bianco, nel Pioppo nero e nella Roverella. Fra gli arbusti ci sono il Sanguinello, l’Edera, il Carice pendulo, il Corniolo. Il sottobosco è composto invece da esemplari di Anemone dell’Appennino, Pungitopo, Giglio rosso e altre specie. Nelle acque del fiume Sinello, invece, trova spazio un delicato ecosistema in cui vivono Brasche, Ranuncoli, Sedano d’acqua, Crescione e colonie sommerse che donano alle acque un colore verde-azzurro. Volpi, tassi, ricci, talpe e vari uccelli migratori compongono una fauna affascinante.
L’ingresso alla Riserva Naturale Bosco di Don Venanzio è gratuito. Su richiesta, invece, si può effettuare una visita guidata. Per richiedere informazioni sono attivi i numeri di telefono 087250357; 3385728304.
Miguel Gizzarelli
on said
Parece un lugar mágico, un viaje en el tiempo.
Ojalá se conserve por siempre.
Quizás mi abuelo lo haya caminado.
Saludos