Abitare in Abruzzo, Atessa
Tutti i motivi per cercare casa ad Atessa
Cercare casa ad Atessa, in provincia di Chieti, significa immergersi in un mondo di impronta medievale circondato dallo scenario naturale della comunità montana Valsangro, godendo al tempo stesso di ogni privilegio e comfort offerti dalla modernità. L’immenso patrimonio storico e artistico di cui gode la città, la più grande per estensione della provincia di Chieti, fa infatti da contraltare allo sviluppo economico conosciuto a partire dall’apertura del complesso industriale Honda-Sevel. Il processo di industrializzazione, partito fra gli anni Settanta e Ottanta, ha portato la struttura economica cittadina a evolversi da un modello prettamente agricolo-artigianale al dinamismo di una società tipicamente industriale, senza rinunciare a una spiccata identità che fa di Atessa un vero e proprio gioiello, tutto da scoprire e da vivere.
Atessa, antica città di stampo medievale
La lunga storia di Atessa risale al V secolo dopo Cristo, subito dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Ma è con il Medioevo che la città conosce il suo periodo di massima fioritura, divenendo nel XV secolo la località prediletta dalla regina Giovanna II di Napoli. Dopo Lanciano, Atessa è la seconda città della Val di Sangro meglio conservata, con un’impronta storica evidente nei vicoli, nelle chiese, nei palazzi. Le tracce medievali si affacciano da ogni angolo anche se, intorno alla metà del XVIII secolo, molte strutture vennero modificate con il cotto, secondo i dettami del tardo-barocco. Il centro storico attuale nasce dalla conurbazione di due insediamenti che risalgono al periodo longobardo (VI secolo), “Ate” e “Tixa” (da cui la città prende il nome), che oggi corrispondono ai rioni di San Michele e Santa Croce.
Atessa e la sua architettura
A saldare i due rioni di Atessa c’è il Duomo di San Leucio (XIII-XVIII secolo). Gli agglomerati intorno presentano la tipica struttura elicoidale di una città interessata da diversi processi di espansione. Le case ad Atessa sono posizionate sulle linee di questa evoluzione, dialogando con la storia della città. L’antica Tixa, oggi Santa Croce, si ramifica attorno a piazza Castello mentre l’anello più esterno (Via Menotti de Francesco), funge da raccordo fra largo Municipio e piazza Santa Croce con l’omonima, antichissima chiesa. L’antico disegno del circuito murario è scandito dalle chiese di Madonna della Cintura, Porta Santa Margherita, slarghi e muraglioni. A sud di San Leucio c’è il borgo di Ate (San Michele), con una struttura a chiocciola culminante in largo Torretta. In questa zona di Atessa la chiesa principale è quella di San Michele (VII-XIX secolo). Nel quartiere ci sono vari palazzi storici, come Palazzo Spaventa, oltre alle chiese di San Rocco, Santa Maria Addolorata e san Giovanni.
I palazzi di Atessa
Oltre alle tantissime chiese, sono innumerevoli le architettura civili di Atessa, da Palazzo degli Scalera o Casa De Marco in Largo Castello a Palazzo Carunchio in Santa Croce, da Palazzo Flocco sempre in Largo Castello fino a Palazzo Coccia-Ferri nel quartiere San Michele in via Belvedere. Ci sono poi Palazzo del Municipio, che è un ex Convento dei Domenicani, Palazzo Spaventa, Palazzo De Francesco, Palazzo Marcolongo, Palazzo Marcone, Casale San Marco, Villa Satrino. Insomma, avere una casa ad Atessa significa vivere in un luogo ricco di scorci, suggestioni, architetture religiose, civili e anche militari: Atessa, infatti, era una città dotata di una cinta difensiva con torri e porte di accesso, di cui sono ancora visibili diverse vestigia, ossia le tre porte superstiti, la torretta circolare e resti dei beccatelli appartenuti a una torre distrutta.
Atessa fra folclore, religione e leggenda
Ad Atessa folclore e tradizione sono alimentati dalle leggende sulle origini della città. Si racconta che un tempo, nel vallone di Rio Falco, vivesse un gigantesco e spaventoso drago che terrorizzava la popolazione, pretendendo un sacrificio umano giornaliero per il suo pasto, senza il quale avrebbe devastato gli abitati. Secondo la leggenda San Leucio, allora vescovo di Brindisi, riuscì ad uccidere il drago, riunendo in Atessa i due nuclei di Ate e Tixa che erano separati proprio da Rio Falco. Nella cattedrale dedicata al Santo Patrono della città, è tuttora conservata una reliquia che la devozione popolare considera la costola del drago. La festa di San Leucio si celebra l’11 gennaio. Un altro protettore di Atessa è San Martino abruzzese, nato proprio in città: a lui è dedicata la celebrazione dell’11 novembre. La manifestazione più antica di Atessa, però, si svolge dal 15 al 18 agosto ed è dedicata ai santi Maria Assunta, Rocco, San Leucio ed Emidio. La prima e ultima domenica di maggio, inoltre, si svolge La Ntorcia. Si tratta di un cero portato in processione fino a Fara San Martino: il tragitto può arrivare a durare 17 ore.