Abitare in Abruzzo, Lentella
Lentella, borgo antico fra storia, leggende e misteri
Storia, leggenda, misteri. Un paesino di poco meno di 700 abitanti come Lentella, nella Comunità Montana dell’Alto Vastese, si rivela uno scrigno di tesori nascosti, di storie appassionanti, di narrazioni che riportano la memoria a epoche passate, quando l’avventura era essenza stessa della vita, quando i boschi erano rifugi, le grotte custodi di tesori. Lo stesso nome, Lentella, deriverebbe da una nobildonna di nome Lentula oppure, secondo alcuni, da una sorgente d’acqua: e anche qui il mistero si mescola con la dolcezza, con la natura, con l’essenza stessa della vita che è donna e nutrice.
Lentella dall’età romana al Medioevo
Il nucleo originario di Lentella era un’antica villa romana. Poi, nel Medioevo, l’abitato diventò Castel di Lentella. Secondo la leggenda, il paese anticamente sorgeva in basso, alla confluenza del Trigno/Treste, ma un’invasione di formiche costrinse gli abitanti a spostarsi più in alto. Tanti sono i siti archeologici a Lentella, testimonianza della sua lunga e appassionante storia, con tracce di insediamenti fin dall’Età del Bronzo. Diverse sono anche le famiglie feudali che si successero a Lentella, dai Grandinato ai Raynaldo di Monte Vitulo, dai Di Capua ai Caldora, dai Di Sangro ai D’Avalos.
Le grotte di Lentella e i briganti
A Lasciare una traccia profonda nella storia di Lentella fu il fenomeno del brigantaggio. Nel 1808, ad esempio, un centinaio di briganti a cavallo distrusse Lentella e Fresagrandinaria. Quello di Lentella era un territorio strategico per i briganti, perché era ricco di grotte che potevano fungere da nascondiglio. Fra i banditi più temuti dell’epoca, oltre a Chiacchia, c’era il leggendario brigante Giuseppe Pomponio che, assieme a suo fratello Michelangelo, era un vero e proprio flagello della zona. Prima della sua cattura, Giuseppe Pomponio fu ferito proprio in una grotta fra Lentella e Fresagrandinaria. Il fenomeno del brigantaggio ha lasciato una profonda ferita a Lentella tanto che ogni anno, il 25 febbraio, in paese si festeggia la messa in fuga dei briganti da parte dei Santi Cosma e Damiano. La leggenda, inoltre, racconta che, in una delle grotte sotto Lentella, sia ancora nascosto il tesoro dei briganti.
Il borgo di Lentella, i palazzi e i monumenti storici
Una passeggiata nel borgo di Lentella rivela tanti monumenti tutti da scoprire. In località La Coccetta c’è il Castello Manno, la cui prima citazione risale al 994 dopo Cristo. In Largo Assunta, nel punto più alto del borgo, sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita in un periodo antecedente al XIV secolo. Nel borgo si possono ammirare anche i Palazzi Catalano e Giovannelli, in mezzo ai quali c’è il sotto-portico dell’Assunta. Da visitare è anche la Cappella dei Santi Cosma e Damiano. In Contrada Casale dei Monaci sono presenti i resti di un antico insediamento benedettino, a sua volta edificato sui resti di un tempio pagano. Nei pressi dell’antico cimitero, inoltre, sono ancora visibili i suggestivi resti della chiesa di San Giovanni.